21 marzo 2020, un primo giorno di primavera che passerà alla storia per l’emergenza virus, vissuto da molti in isolamento forzato e da molti altri sulla prima linea di un contagio pandemico difficile da arrestare.
Tutto questo però non deve impedirci di far sì che la primavera rinasca innanzitutto dentro di noi, ogni giorno ed ogni mattina, grazie alla nostra capacità di fare fronte agli eventi, cioè alla nostra resilienza, e alla nostra energia vitale.
Resilienza ed energia vitale vanno coltivate però ogni singolo giorno dell’anno, cercando di praticare uno stile di vita ed un approccio alle cose caratterizzati dalla capacità di adattamento pur mantenendo consapevolezza, forza, volontà e chiarezza di visione sugli obiettivi del nostro agire.
“La via del freddo alla felicità” si apre con alcuni “consigli stagionali per la lettura” in cui preciso che “il libro non è necessariamente legato alle stagioni fredde o all’inverno”, e che anzi “ci sono delle stagioni più propizie per cominciare ad applicare il metodo HOT mind, e queste sono la primavera e l’autunno, in quanto offrono una maggior variabilità di condizioni climatiche”, insieme al fatto che cominciano le prime giornate temperate durante le quali è più facile vestirsi leggeri e fare attività all’aria aperta.
Ma come fare in questi giorni in cui - è notizia proprio di ieri - sono stati chiusi perfino parchi e giardini per evitare che le persone entrino in contatto tra loro? Abbiamo ancora margini di spazio e di lavoro: ad esempio ci è consentito andare a fare la spesa la più vicino supermercato. Ebbene, facciamolo andandoci a piedi, e cerchiamo di rendere questa camminata un esercizio consapevolezza e lucidità mentale.
Per fare questo ancora ci viene in aiuto il metodo HOT mind: la pratica del camminare “presenta il vantaggio di essere meno traumatica della corsa, di essere quindi accessibile a più persone, e di adattarsi a situazioni e luoghi diversi”.
C’è poi una tecnica importante che può aiutarvi a fare del vostro cammino una pratica di presenza e consapevolezza: è la sincronizzazione dei passi con il respiro. In altre parole, si tratta di contare il numero di passi che fate ad ogni respiro, cercando di mantenere la massima regolarità. I passi diventano anche un’ottima misura per regolare l’inspirazione rispetto all’espirazione. La prima potrebbe durare quanto la seconda - ad esempio quattro passi per ogni fase respiratoria - oppure solo la metà.
Provateci, andando a fare la spesa, e vi meraviglierete di quanto velocemente questa pratica di cammino consapevole sia capace di riequilibrare tutta la situazione, centrandovi sul presente, allontanando le preoccupazioni e i pensieri: vi accorgerete allora che la Primavera è cominciata, innanzitutto, dentro di voi!
Andrea Bianchi
(immagine di Matteo Gasparin)